Pietre nuove a Compignano

 

Il Sindaco Todini inaugura i lavori di riqualificazione del borgo

Sabato 22 dicembre è stato il Sindaco Alfio Todini a tagliare il nastro per l’inaugurazione del primo stralcio dei lavori di riqualificazione del borgo di Compignano. L’opera ha interessato i due terzi del centro storico ed è stata finanziata con un contributo del Gal della Media Valle del Tevere per 500mila euro cui si sono aggiunte risorse del Comune di Marsciano per 100mila euro e di Umbra Acque (che si è occupata del rifacimento del sistema di acquedotto e fognature) per 70mila. Anche la Fondazione Compignano ha partecipato con un proprio contributo cofinanziando il rifacimento della piazzetta tra la chiesa e l’ingresso della ex canonica. I lavori sono consistiti nel rifacimento della pavimentazione e di tutti i sottoservizi e nella realizzazione di un nuovo impianti di illuminazione a led. A questo si aggiunge anche la predisposizione di una infrastruttura per servizi di connettività wi-fi.

Alla cerimonia insieme al Sindaco di Marsciano e presidente del Gal Alfio Todini sono intervenuti per portare il proprio saluto la presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Donatella Porzi, il parroco don Mario Bini e tutti i rappresentanti del “Patto per Compignano”, un gruppo di soggetti che riunisce, intorno al Comune di Marsciano capofila, la Fondazione Compignano, l’Associazione Anspi S. Cristoforo, la Filarmonica, l’associazione Campo di Giano e la cooperativa Nuova Dimensione.

“Un borgo più bello decoroso e vivibile – ha sottolineato il Sindaco Todini – frutto di una collaborazione proficua che in questi mesi di realizzazione delle opere ha visto protagoniste la comunità, con le sue associazioni, e le istituzioni”. Ed è proprio la capacità di impegno condiviso tra le associazioni del borgo e il Comune il punto di partenza delle riflessioni fatte durante l’inaugurazione dal presidente della Fondazione Compignano Augusto Coli che, unendosi al Sindaco e agli altri rappresentanti delle associazioni locali, ha voluto innanzitutto ringraziare i compignanesi per la collaborazione prestata e la pazienza avuta. “Il patto per Compignano ha funzionato benissimo. È stato determinante per la riuscita di questo progetto e lo sarà per le attività future. Infatti quello che è stato oggi realizzato dovremo, domani, saperlo mantenere e migliorare, attraverso la cura dei manufatti e soprattutto attraverso un rinnovata progettualità che metta al centro la dimensione sociale e culturale di questa nostra comunità”. Le opere non sono finite. Non è finita la riqualificazione del centro storico, mancando ancora all’appello alcune vie. Non è finito il lavoro di recupero della ex canonica che la Fondazione sta portando avanti e attraverso cui sta, un po’ alla volta, riconsegnando ai compignanesi spazi da tempo in disuso. Dunque di lavoro ce n’è, davanti. Ma c’è anche la voglia e la capacità di fare di tutta una comunità e delle sue istituzioni.